L’operazione di microsabbiatura è una tecnica di pulitura controllata di una superficie, realizzata con un getto a bassa pressione di sabbia fine, o altre sostanze abrasive, per ottenere l’asportazione dello strato superiore che la riveste, senza creare danni. In tal modo si può rimuovere l’usura del tempo e riportare allo stato originale la superficie trattata, rendendola idonea ad un nuovo processo protettivo.
Per realizzare una microsabbiatura si utilizzano apparecchi professionali ad aria compressa, costituiti da un serbatoio contenente l’abrasivo e una pistola munita di ugelli che sparano particelle di tipo e durezze diverse caratterizzate dall’ordine medio di qualche micron.
La differenza principale tra la sabbiatura e la microsabbiatura sta nel fatto che la microsabbiatura è una lavorazione più fine e di conseguenza la superficie trattata risulterà molto più liscia e meno danneggiata perché si va a intervenire solo sulla parte superficiale senza intaccare la protezione naturale del materiale.
Per una buona riuscita occorre una valutazione da parte di tecnici specializzati, in relazione al tipo di intervento, al manufatto su cui si va ad intervenire e ai materiali da impiegare.
MATERIALI IMPIEGATI
I materiali che vengono impiegati nella microsabbiatura sono tutti ecologici, privi di silice libera non rilasciano componenti indesiderati durante l’utilizzo e sono disponibili in varie granulometrie.
- GARNET
Per la maggior parte delle applicazioni le migliori performance si hanno con l’utilizzo di diverse granolometrie di abrasivo naturale Garnet, che è un minerale naturale australiano composto da granellini di almandite molto duri che non si frantumano come la sabbia eliminando cosi il fastidioso problema della polvere.
- BICARBONATO DI SODIO (SODA BLASTING)
Il bicarbonato di sodio è un materiale idrosolubile che nei gradi più fini consente di pulire substrati realizzati in materiali composti, superfici graffiabili, vetro, marmo, ceramica senza graffiare né opacizzare la superficie. Il bicarbonato è indicato per lavori di pulitura su alluminio ossidato, acciaio inossidabile (inox) e anche su plastica o cromature. Questo significa che si può ripulire l ‘alluminio ossidato senza il pericolo di intaccare e rovinare il finissimo strato che lo riveste.
- CARBONATO DI CALCIO
Il carbonato di calcio è uno degli inerti più efficaci e meno invasivi per gli interventi di pulitura su lapidei, cotto antico, opere monumentali con sovrapposizioni di nero fumo, croste, carbonatazioni ed effluorescenze saline.
- TUTOLO DI MAIS
Pulizia ecologica senza alterazioni delle superfici. L’utilizzo di inerti vegetali consente una pulitura selettiva e particolarmente delicata.
- NOCI TRITURATE
I granuli derivati dalle noci dei frutti sono poco igroscopici, fermentano poco e non c’è sviluppo di flora batterica. Le noci triturate vengono usate ogni volta che i bordi, la geometria e lo stato delle superfici dei pezzi non devono essere modificate. Il loro uso è consigliato ogni qualvolta non può essere tollerata alcuna alterazione della superficie.
- MICROSFERE DI VETRO
Le microsfere di vetro sono resistenti all’usura ed all’impatto e trovano impiego per la pulizia dei particolari in metallo. Hanno forma sferica e superficie liscia per cui non determinano asportazione di materiali e non incidono le superfici trattate
- CORINDONE
Il corindone, abrasivo per sabbiatura, è molto resistente all’usura ed all’impatto. Ha forma angolare e superficie ruvida, ciò determina l’asportazione del materiale e incide le superfici trattate.